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Perdita dei capelli e l’ immagine di sé stesso

Cosa significa la perdita dei capelli per me e per l’ immagine di me stesso

Dire che ogni soggetto è un individuo unico è un po’ banale. È un detto banale ma vero. Noi ereditiamo dai nostri genitori attraverso il patrimonio genetico le caratteristiche del nostro corpo e viviamo in ambienti socio-culturali che influenzano il nostro modo di pensare e di agire. Eppure, non importa quanto simile (o diverso) possiamo essere dai nostri genitori, ciascuno di noi è un  essere umano unico con i propri sentimenti ed individualità.

Una delle conseguenze della nostra individualità è il modo in cui percepiamo la nostra immagine, come desideriamo essere percepiti dagli altri e ci impegniamo a tale scopo. Il “me” che mi immagino di essere, che vedo allo specchio, e che desidero presentare agli altri è profondamente influenzato dalle caratteristiche estetiche del mio viso e della testa. La scelta della pettinatura e dello stile con cui si portano i capelli fa parte del modo in cui ci si presenta agli altri.

La perdita dei capelli può profondamente influenzare negativamente la percezione di sé e provocare disagio e preoccupazione nel soggetto relativamente al modo in cui gli altri lo percepiscono. Tale circostanza è alla base della ricerca da parte del paziente di arrestare la caduta e cercare di ripristinare l’ aspetto precedente.

Quando il paziente si rivolge al chirurgo plastico per risolvere il problema, entrambi devono avere ben chiaro che il problema non è la perdita dei capelli ma le conseguenze della stessa sull’ immagine percepita. Il paziente desidera vedere – nei limiti della possibilità tecnica chirurgica – il ripristino soddisfacente dell’ immagine di “se”.

Gli effetti della perdita dei capelli vanno oltre il diradamento o la stempiatura. Spesso i pazienti lamentano una perdita di attrattività, un’ aspetto più anziano e diminuzione della fiducia in sé stessi.Dopo aver chiarito con il chirurgo plastico quale è la fonte della dismorfofobia (disagio da inestetismo) legata alla perdita di capelli, il passo successivo è quello di determinare (1) qual è il risultato atteso dalla correzione, (2) qual è l’approccio migliore per raggiungere gli obiettivi, e (3) determinare le caratteristiche del programma chirurgico.

Spesso il paziente si esprime dicendo frasi come “testa piena di capelli”, “risultato naturale”, ” giovane look “. È importante cercare di rendere il più obiettive possibile tale frasi. Si dovrà quindi approfondire concetti come densità desiderata, zone d’ intervento, tempi di ricrescita, etc. È utile ricordare che la preoccupazione del paziente per la perdita dei capelli è realmente una preoccupazione per il deterioramento dell’immagine di sé.

Ciè è dimostrato anche dal fatto che alcuni pazienti soggetti ad alopecia androgenetica marcata non lamentano disagio in quanto l’ aspetto glabro rappresenta efficacemente l’ immagine desiderata.

Perdere i capelli può essere drammatico

Per valutare l’impatto psicologico che la caduta dei capelli può comportare nel paziente è opportuno descrivere alcuni fattori che rendono il problema ancor più complicato.

Età

Quando la caduta del capelli avviene in età precoce, il paziente vive una sorta di smarrimento di se stesso e della sua giovinezza. Immaginiamo un ragazzo di 20 anni che diventa stempiato e diradato. Guardandosi allo specchio non potrà vedere riflessa l’immagine di un normale giovane di quell’età. Se a perdere i capelli precocemente è una donna, il problema diventa acuto e potrebbe compromettere addirittura l’equilibrio psicologico.

Sesso

Non servono molte spiegazioni per chiarire come la calvizie femminile sia estremamente più pesante dal punto di vista psicologico. Il maschio – anche rasando i capelli – può proporsi in una versione “senza capelli”. Molti personaggi anche dello spettacolo sono calvi o rasati. Nel mondo femminile questo non è possibile; la donna calva o diradata si autoesclude dall’interazione sociale.

Velocità della perdita

Il processo di perdita dei capelli può durare molti anni e quindi lasciare il tempo al soggetto interessato di maturare progressivamente questo cambiamento d’immagine e quindi soffrire meno intensamente. In alcuni casi invece la perdita follicolare può essere drammaticamente veloce e comportare un danno psicologico profondo.

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