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La calvizie femminile è una condizione estetica invalidante. La donna che ha perso i capelli in maniera evidente subisce una modifica rilevante del proprio aspetto in grado di produrre profondi danni psicologici.

La calvizie nella donna

La calvizie intesa come il risultato del processo di perdita dei capelli è un problema molto diffuso nel mondo occidentale. In Italia una importante percentuale della popolazione maschile e femminile è soggetta alla calvizie. Esistono diversi tipi di perdite follicolari ma quella più comune è certamente l’ alopecia androgenetica basata sull’interazione ormonale e la fisiologia dei capelli in soggetti geneticamente predisposti.

La calvizie femminile – che ha effetti più complessi sulla personalità della paziente rispetto a quella maschile – colpisce in Italia oltre 4.000.000 di donne. Il devastante peso psicologico della calvizie femminile e la vastità della popolazione interessata fanno si che la scienza e la medicina cerchino sempre nuove e più efficaci soluzioni.

La donna affetta da calvizie subisce una deformazione estetica tale da produrre pesanti danni nella “percezione di sé” e conseguentemente stati di disagio e depressione.

Ad essere soggette al diradamento della chioma sarebbe il 35% della popolazione femminile in età fertile ed il 50% in età della menopausa, e la maggior parte di queste donne soffre pesantemente per la situazione, ma non prende alcun provvedimento definitivo. Nella donna la calvizie ha un inizio più tardivo ed una progressione molto più lenta dell’analoga alopecia del maschio, con un diradamento meno evidente ed una diffusione più ampia.

Negli Stati uniti a soffrire di tale patologia sono 30 milioni di donne. Per il 65%-75% di esse si tratta di alopecia a pattern femminile. Ad essere coplite da questa tipologia di calvizie sono il 50% delle donne al di sopra dei 40 anni e il 25% di quelle fra i 35 e i 40 anni. Per il 20% di queste donne esistono in famiglia casi di alopecia androgenetica.

La FDA (Food And Drug Administration) ha definito la calvizie malattia. La calvizie femminile nel 40% dei casi diventa visibile intorno ai 40 anni.

Cause della calvizie femminile

Ci sono diversi tipi di calvizie e ciascuna di queste ovviamente ha una o più cause specifiche. Esiste la calvizie traumatica causata da eventi appunto traumatici come la eccessiva trazione dei capelli per la pettinatura troppo tesa, la pressione eccessiva del cuoio capelluto e la tricotillomania (disturbo che comporta il bisogno compulsivo di strappare i capelli). Esiste la calvizie stagionale legata al passaggio da una stagione all’altra durante l’anno. Esistono altri tipi di calvizie dovute a patologie di diverso tipo.

Cause patologiche

  • alopecia androgenetica
  • anemia
  • ovaio policistico
  • alopecia areata
  • lupus eritematoso
  • ipo/ipertiroidismo
  • infezioni del cuoio capelluto
  • sifilide

Cause non patologiche

  • gravidanza
  • allattamento
  • assunzione di farmaci
  • stress
  • perdita di peso
  • chemioterapia

La calvizie femminile comune o alopecia androgenetica femminile

calvizie femminileLa perdita di capelli più frequente – anche nel mondo femminile – è quella androgenetica. Come anticipato dal nome stesso, l’ alopecia androgenetica è dovuta all’ azione degli androgeni maschili (testosterone e diidrotestosterone) su determinati follicoli che sono geneticamente predisposti ad essere influenzati dagli ormoni maschili. In passato si riteneva che il danno follicolare era principalmente dovuto alla presenza eccessiva degli androgeni mentre oggi è chiaro che il fattore ormonale non è sufficiente per provocare la caduta dei capelli. La predisposizione genetica alla calvizie ovvero la eccessiva sensibilità follicolare agli ormoni concludono il quadro clinico.

Nella donna la presenza di androgeni in quantità eccessiva (iperandrogenismo) è quasi sempre collegabili alla sindrome dell’ovaio policistico. Tale condizione diventa responsabile della eccessiva produzione di testosterone, di irsutismo e di alterazioni menstruali.

La temibile accoppiata di androgeni e predisposizione genetica, colpisce il meccanismo del ciclo di vita dei capelli accorciando la durata della fase anagen.

Scala di Ludwing e classificazione della calvizie

La perdita dei capelli è un processo lento che si svolge in anni e che – a seconda del tipo di calvizie – segue un preciso percorso. La calvizie femminile androgenetica è caratterizzata dalla caduta dei capelli omogenea senza creare – per lo meno nelle fasi iniziali – aree del cuoio capelluto senza capelli. Il processo dell’ alopecia androgenetica femminile è descritto dalla Scala di Ludwig che presenta 3 progressivi gradi di calvizie.

calvizie femminile I grado
Primo grado:
I capelli iniziano a diradarsi ed il cuoio capelluto diventa visibile ma solo in corrispondenza della linea centrale. Nessuna porzione del cuoio capelluto è scoperta.

calvizie femminile II grado

Secondo grado:
Il diradamento follicolare si accentua e si espande. Il cuoio capelluto è maggiormente visibile ma non rimane comunque scoperto.

calvizie femminile III grado

Terzo grado:
La zona superiore centrale del cuoio capelluto si mostra quasi completamente calvo mentre i capelli della zona frontale sono relativamente preservati.

Calvizie femminile: Diagnosi

Determinare la causa della caduta dei capelli il più precocemente possibile è fondamentale per ottenere un buono risultato terapeutico. La miniaturizzazione follicolare completata risulta difficilmente reversibile e quindi condanna la donna al diradamento capillare. Il medico in fase diagnostica dovrà procedere nei seguenti fronti: Anamnesi mirata, Familiarità, Equilibrio ormonale, Patologie dermatologiche, Fattori psicologici e Equilibrio nutrizionale. Solo dopo aver raccolto le necessarie informazioni, il medico potrà procedere con la corretta diagnosi e conseguente terapia efficace.

Calvizie femminile: Diagnosi

Determinare la causa della caduta dei capelli il più precocemente possibile è fondamentale per ottenere un buono risultato terapeutico. La miniaturizzazione follicolare completata risulta difficilmente reversibile e quindi condanna la donna al diradamento capillare. Il medico in fase diagnostica dovrà procedere nei seguenti fronti:

  • Anamnesi mirata
  • Familiarità
  • Equilibrio ormonale
  • Patologie dermatologiche
  • Fattori psicologici
  • Equilibrio nutrizionale

Solo dopo aver raccolto le necessarie informazioni, il medico potrà procedere con la corretta diagnosi e conseguente cercare di individuare una terapia efficace. La calvizie – maschile o femminile che sia – non ha una cura definitiva e certa.

Trapianto capelli al femminile

Il trapianto capelli nella donna – proprio per la specificità della calvizie femminile e la condizione psicologica dell’ interessata – ha caratteristiche tecniche particolari. La nostra modernissima tecnica di trapianto capelli Micro FUE 0.7mm è particolarmente adatta alla correzione dell’alopecia femminile. Perché? Ecco una serie di fattori che rendono la tecnica ottimale:

Espianto 0.7 mm: Il prelievo delle unità follicolari dalla zona donatrice con la tecnica sezionale avviene impiegando un punch microchirurgico da 0.7 mm di diametro. In questa maniera e seguendo una tecnica particolare, è possibile espiantare solo una sezione dell’unità follicolare lasciando una porzione in sede che è in grado di generare nuovamente i capelli. Per l’espianto è obbligatorio radere una porzione di cuoio capelluto, di solito nascondibile dalla lunghezza dei capelli.

Micro canali: I follicoli vengono impiantati in micro canali formati tra i capelli diradati senza danneggiarli. Il micro canale è talmente ridotto di dimensione da poter essere praticato ad alta densità tra i capelli esistenti.

Impianto interfollicolare: L’impianto delle unità follicolari viene eseguito senza radere i capelli usando pinze sottilissime per accedere alle zone interfollicolari. Ciò consente alla donna di riprendere la sua vita immediatamente.

La chirurgia estetica oltre la calvizie

Grazie alle tecniche di chirurgia plastica molti inestetismi sofferti dalle donne possono essere oggi corretti o mitigati con efficacia. Gli interventi più gettonati dalle donne italiane sono:

  1. la mastoplastica additiva per il seno piccolo
  2. la lipoaspirazione per le cosce adipose
  3. la rinoplastica per il naso aquilino o naso deviato
  4. l’ addominoplastica per l’ addome rilassato

Calvizie femminile: Recensioni di chi l’ha risolta con il trapianto

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