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Alopecia androgenetica: 7 step per riconoscerla

Il motivo per cui i capelli possono cadere sono tanti. Ecco una semplice guida per capire se siamo di fronte all’ alopecia androgenetica.

1. OSSERVARE

Dobbiamo conoscere bene la nostra immagine per accorgerci che qualcosa sta cambiando. L’alopecia androgenetica non agisce in fretta, bensì molto lentamente. Chi ne manifesta i sintomi non troverà enormi quantità di capelli da un giorno all’altro adagiate sul cuscino, ma potrà osservare, ad esempio, che l’attaccatura dei capelli tende a retrocedere. L’alopecia androgenetica segue una mappa ben precisa per manifestarsi: negli uomini tende a iniziare con un diradamento della parte superiore e centrale della testa e della zona della fronte, nella donna ad essere inizialmente colpita è la parte frontale dove tuttavia una prima parte di capelli, quella dell’attaccatura, non subisce variazioni. Per capire se nel nostro DNA esiste una predisposizione a tale condizione è utile osservare anche i nostri parenti più prossimi. Avendo una trasmissibilità ereditaria sarà più probabile che persone con nonni, zii, padri e fratelli che manifestano i sintomi di alopecia androgenetica possano nell’arco della vita veder comparire anche sul proprio capo i medesimi sintomi.

2. CONTROLLARE LA CARTA D’IDENTITA’

L’Età è uno degli aspetti principali da considerare per capire se diradamento e caduta siano fisiologici o sintomo di qualche altra condizione. Perdere fino a 100 capelli al giorno è normale, se tuttavia il fenomeno si intensifica o sembra che gli spazi di diradamento divengano via via sempre più ampi allora vi sono alcune considerazioni riguardanti l’età che è opportuno fare. Con la senilità i capelli tendono a divenire più sottili e la loro quantità a diminuire. Anche nel periodo della pubertà i capelli subiscono un diradamento del tutto normale. L’alopecia androgenetica tende a manifestarsi negli uomini intorno ai 30-40 anni, ma non possono essere esclusi casi precoci in cui già a 20 anni sono visibili i segni inequivocabili della sua presenza. Nelle donne l’alopecia androgenetica tende a manifestarsi in concomitanza con l’entrata in menopausa a causa dello squilibrio ormonale che caratterizza questo periodo. Anche nel sesso femminile però non possono essere esclusi casi precoci anche se tuttavia sono assai rari.

3. ANALIZZARE IL PROPRIO STILE DI VITA

Si chiama stress ed è uno dei nemici più agguerriti del nostro corpo. Si tratta della modalità in cui l’organismo risponde a stimoli ritenuti eccessivi che possono essere di tipo intellettuale piuttosto che fisico o emotivo. Fra i segnali inviati dal corpo in stato di stress vi è anche la perdita dei capelli. Uno stile di vita che comprenda anche dell’attività fisica può contribuire ad abbassare i livelli di stress così come la meditazione. Durante un periodo stressante l’organismo secerne una quantità maggiore di testosterone il quale, come si è visto, influenza in maniera diretta l’alopecia androgenetica, ciò può dunque portare ad una accelerazione del decorso di questa condizione i cui sintomi possono acuirsi. Riconoscere il livello di stress quotidiano e mettere in atto strategie per cercare di abbassarlo aiuterà in ogni caso (sia che si tratti di alopecia androgenetica o telogenica) i nostri capelli.

4. CONSIDERARE I CAMBIAMENTI FISICI

Se a preoccupare è un’eccessiva perdita di capelli è bene considerare anche quale tipo di momento il nostro corpo stia vivendo. Ciò vale soprattutto per le donne: allattamento e gravidanza per esempio sono periodi particolari in cui si assiste ad uno squilibrio ormonale che può dimostrarsi anche attraverso la perdita dei capelli. Anche l’utilizzo della pillola contracettiva può provocare tale tipo di reazione. Diverso è il discorso per quanto riguarda l’entrata in menopausa: se è vero che anche qui si assiste ad uno stravolgimento ormonale è anche vero che per le donne questo periodo è quello in cui divengono maggiormente evidenti i sintomi di alopecia androgenetica. Osservare quanto si prolunghi nel tempo la caduta e quanto divenga appariscente la stempiatura nonché rivolgersi ad uno specialista forniranno la risposta cercata.

5. CHECK-UP SALUTE

Diradamento e caduta possono essere manifestazioni patologiche. Prima di pensare all’alopecia androgenetica è bene escludere la possibile presenza di malattie. Problemi alla tiroide per esempio sono spesso associati alla caduta del capello, così come alcune tipologie di neoplasie o disturbi di tipo alimentare. Uno screening completo fornirà gli adeguati chiarimenti e sarà dunque in grado di stabilire se lo sfoltimento dei capelli sia imputabile all’alopecia androgenetica.

6. FARMACI

Così come alcune forme patologiche anche alcuni farmaci possono avere ripercussioni dirette sullo stato di salute dei capelli. Per questo per poter capire le vere cause di un diradamento è opportuno valutare anche i farmaci assunti e parlarne al proprio medico curante che potrebbe optare per un cambiamento della cura farmacologica così da scongiurare questo tipo di effetto collaterale.

7. MANTENERE UN REGIME ALIMENTARE ADEGUATO

Il nostro corpo per essere in forma ha bisogno di molti nutrienti. Proteine, sali minerali, vitamine etc arrivano nel nostro corpo attraverso ciò che mettiamo a tavola. Una dieta equilibrata si trasforma immediatamente in benessere psicofisico. Se al nostro corpo vengono a mancare gli elementi nutritivi a farne le spese sono anche i capelli, non a caso le persone che soffrono di disturbi alimentari come bulimia e anoressia hanno chiome particolarmente sfibrate e diradate. Se si desidera perdere peso o semplicemente conoscere quale sia il regime alimentare più adeguato alle nostre esigenze è meglio lasciare da parte il “fai da te” o le privazioni estreme e ricorrere alla professionalità di un esperto del settore come un dietologo, un dietista o un nutrizionista.

 

Questo piccolo vademecum può essere utile ad approfondire le proprie conoscenze sull’alopecia androgenetica imparando a conoscerne i sintomi e a riconoscere quelli che, seppur simili, possono invece essere inputati ad altre cause. Ciò che bisogna sempre tener presente è che fra i sintomi di questa condizione non vi è l’aumento dei capelli caduti. La maggior parte delle persone che soffre di alopecia androgenetica perde pochissimi capelli al giorno. Ciò che rappresenta un valido campanello d’allarme è invece il progressivo assottigliamento dello stelo che rende i capelli fragili e poco pettinabili. Capelli poco luminosi, che tendono a spezzarsi con facilità e risultano difficili da pettinare poiché privi di corpo potrebbero essere segno di alopecia androgenetica.

Sono queste le manifestazioni che non devono essere sottovalutate, perché pur non provocando repentini cambi di immagine, sono progressive e per questo destinate a divenire evidenti con il tempo.