Telogen: cos’è e che ruolo ha nel trapianto di capelli
Il ciclo di vita del capello è un processo complesso ma fondamentale per comprendere fenomeni come la caduta dei capelli, l’alopecia androgenetica e l’efficacia del trapianto di capelli. Una delle fasi chiave di questo ciclo è la fase telogen, spesso associata alla perdita temporanea dei capelli. Ma cosa succede esattamente durante questa fase? E quale impatto ha sul risultato di un trapianto di capelli?
In questo articolo esploreremo in modo chiaro e approfondito che cos’è il telogen, come si inserisce nel ciclo pilifero e perché è importante conoscerlo per chi sta valutando o ha già affrontato un intervento di trapianto di capelli.
Cos’è la fase telogen?
Il ciclo di vita di un capello si articola in tre fasi: anagen, catagen e telogen.
- La fase anagen è la fase attiva di crescita, che può durare diversi anni.
- La fase catagen è una fase di transizione, molto breve, in cui il follicolo si riduce e smette temporaneamente di produrre capelli.
- La fase telogen, infine, è la fase di riposo del follicolo pilifero.
Durante la fase telogen, che dura in media tra 2 e 4 mesi, il follicolo entra in uno stato di inattività: il capello resta ancorato al cuoio capelluto, ma non cresce né riceve stimoli metabolici per prolungare la sua vita. Al termine della fase, il capello viene espulso per far posto a un nuovo ciclo pilifero che ricomincia con l’anagen.
Caduta dei capelli in telogen: normale o preoccupante?
È normale perdere tra 50 e 100 capelli al giorno. Questi capelli sono nella loro fase telogen terminale e vengono rimpiazzati naturalmente. Tuttavia, alcune condizioni possono accelerare il processo e portare a una caduta più visibile e preoccupante, nota come effluvio telogenico.
Tra i fattori scatenanti troviamo:
- stress fisico o emotivo
- interventi chirurgici (incluso il trapianto di capelli)
- squilibri ormonali
- carenze nutrizionali
- uso di farmaci
- patologie del cuoio capelluto
Il telogen effluvium è reversibile nella maggior parte dei casi, ma può impattare significativamente la qualità della vita, soprattutto se si associa a condizioni preesistenti come l’alopecia androgenetica.
Telogen e trapianto di capelli: qual è la connessione?
Durante un intervento di trapianto di capelli, le unità follicolari vengono prelevate (espianto) da una zona donatrice sana e geneticamente resistente alla caduta, per poi essere impiantate nella zona ricevente. Subito dopo il trapianto, anche i capelli trapiantati possono entrare in fase telogen, in un processo noto come shedding post-trapianto.
Cos’è lo “shedding”?
Lo shedding è la caduta temporanea dei capelli trapiantati, di solito a partire dalla seconda o terza settimana post-operatoria. Si tratta di un fenomeno del tutto normale, che avviene perché i follicoli, sottoposti a stress da manipolazione chirurgica, entrano in fase telogen come meccanismo difensivo.
Tuttavia, è importante sottolineare che non si tratta di un fallimento del trapianto: il follicolo non muore, ma semplicemente “riposa”. Dopo alcune settimane o mesi, il ciclo riprende, e i capelli ricrescono nella fase anagen, in modo graduale e continuo.
Quanto dura il telogen dopo il trapianto di capelli?
In genere, la fase telogen post-trapianto dura tra 4 e 12 settimane. I primi capelli trapiantati iniziano a ricrescere tra il 3° e il 4° mese. La crescita diventa più evidente a partire dal 6° mese, mentre il risultato finale si valuta dopo circa 12-18 mesi.
Fattori che possono influenzare la durata del telogen post-trapianto includono:
- tecnica utilizzata (la Micro FUE ad espianto sezionale, ad esempio, è meno traumatica)
- qualità della zona donatrice
- condizioni generali del paziente
- aderenza alle indicazioni post-operatorie
La tecnica Micro FUE e la gestione del telogen
La tecnica Micro FUE ad espianto sezionale, rispetto alla FUE tradizionale, comporta una minore aggressività sui follicoli, grazie a strumenti microchirurgici che espiantano solo una parte della unità follicolare, lasciando una porzione in sede per favorirne la rigenerazione.
Questa delicatezza nella fase di espianto riduce il rischio di danni al follicolo e di prolungamento della fase telogen post-intervento. I pazienti che si sottopongono a trapianto con questa tecnica, supportata da PRP o integratori specifici, possono notare una ricrescita più rapida e omogenea.
Come supportare la fase post-telogen
Dopo un trapianto di capelli, è possibile adottare alcune strategie per favorire la ripresa della crescita e l’uscita dalla fase telogen:
- Integratori per capelli: prodotti a base di zinco, biotina, vitamine del gruppo B e aminoacidi solforati possono nutrire il follicolo.
- Terapia PRP: il Plasma Ricco di Piastrine stimola i follicoli e accelera la rigenerazione, soprattutto nelle fasi iniziali dell’alopecia.
- Alimentazione bilanciata: una dieta ricca di proteine, ferro e omega-3 contribuisce alla salute del capello.
- Routine di lavaggio delicata: shampoo neutri e tecniche di asciugatura dolci aiutano a non traumatizzare ulteriormente i capelli trapiantati.
- Evitare sole diretto e traumi fisici nelle prime settimane è essenziale per non disturbare i follicoli in fase telogen.
Quando preoccuparsi: telogen anomalo dopo trapianto
Anche se lo shedding post-trapianto è fisiologico, alcuni segnali possono indicare la necessità di un controllo medico:
- perdita di capelli oltre i 4 mesi senza alcun segno di ricrescita
- prurito, dolore o croste persistenti
- diradamento anche in zone non trapiantate (possibile shock loss)
- segni di infezione o infiammazione
In questi casi, una visita di controllo permette di escludere complicanze e, se necessario, attivare trattamenti mirati.
Conclusioni
La fase telogen è una tappa naturale del ciclo di vita del capello, spesso fraintesa o motivo di preoccupazione dopo un trapianto di capelli. Comprendere questo processo permette di affrontare con serenità il periodo successivo all’intervento, sapendo che lo shedding temporaneo è parte del percorso verso un risultato duraturo.
Grazie alle tecniche moderne come la Micro FUE ad espianto sezionale, l’approccio al trapianto è diventato più preciso, conservativo e naturale. In questo contesto, la fase telogen non è un ostacolo, ma una tappa fisiologica da attraversare con consapevolezza e il giusto supporto medico.