Alopecia da ustione: Il trapianto dei capelli sulla cicatrice
Eventi traumatici sul cuoio capelluto spesso sfociano in un diradamento dei capelli. Normalmente questo è temporaneo e basterà aspettare qualche mese per vedere rispuntare una crescita spontanea e naturale. Altre volte l’alopecia traumatica risulta essere permanente e definitiva. Questo è il caso delle ustioni di terzo grado al cuoio capelluto con formazione di cicatrice.
L’ustione del cuoio capelluto distrugge normalmente gli annessi cutanei compresi i follicoli capillari. Conseguentemente, dopo la bruciatura, si sviluppa un tessuto cicatriziale calvo con una superficie irregolare. Il disagio causato da questo tipo d’alopecia può essere addirittura superiore a quello della calvizie normale in quanto comprende un aspetto di tipo patologico molto circoscritto. Il paziente afflitto da alopecia traumatica post ustione è di solito estremamente motivato nella ricerca ed attuazione di una correzione anche parziale.
Cosa si può fare?
Ovviamente dipende dalle proporzioni che si hanno in testa e che vincoleranno le scelte del chirurgo, le tecniche e sedute necessarie ed i risultati che si potranno ottenere.
Superficie dell’ustione
L’ampiezza della zona alopecica a seguito dell’ustione è molto importante per determinare la tecnica più adeguata. Il nostro approccio più frequente in questa tipologia di pazienti, viste le ampie capacità chirurgiche della clinica di cui l’HSD è la sezione tricologica, prevede l’escissione del tessuto ustionato e la conseguente unione dei lembi per cercare di trasformare la cicatrice da una superficie ad una linea sottile. Questa tecnica di riduzione dello scalpo ustionato è possibile se la stessa non andrà a modificare eccessivamente la simmetria e forma della porzione di cuoio capelluto coperto da capelli e se l’elasticità cutanea del cuoio capelluto (tradizionalmente ridotta) lo consentirà. Una tecnica alternativa è di procedere con una riduzione parziale della superficie ustionata e l’impianto di capelli sulla porzione residua. La terza possibilità è invece quella di trattare la superficie alopecica post ustione come se fosse una calvizie comune impiantando il maggior numero di capelli possibili in maniera da avvicinarsi alla densità circostante.
Qualità del tessuto
Un altro fattore rilevante ai fini della verifica della fattibilità del trapianto capelli è lo studio della qualità del tessuto cicatriziale residuo. Lo spessore e la consistenza di questo dovranno essere adeguati al ricevimento degli impianti capillari. Spesso questo è lo scoglio più complesso da superare ed è perciò che può rendersi utile un piccolo test chirurgico per verificare il comportamento dei capelli trapiantati sulla cicatrice.
Le cicatrici risultano essere adeguate per l’impianto di unità follicolari con la tecnica di trapianto capelli HSD. E’ infatti possibile correggere molto efficacemente anche la cicatrice residua post trapianto di capelli con escissione del cuoio capelluto.
Il risultato del trapianto post trauma
L’aspetto del paziente sottoposto a trapianto post ustione dipenderà molto dalle caratteristiche esposte precedentemente. Se la disponibilità di follicoli e la qualità del tessuto traumatizzato saranno adeguati, il risultato previsto dovrebbe essere soddisfacente, ma spesso il paziente pensa di ottenere un ripristino della situazione pre-trauma e questo di solito non è possibile. La soddisfazione media del paziente relativamente al risultato va indicata come media/buona.