Proprietà della superficie del capello
È stata misurata l’area superficiale di un capello che risulta essere notevole, circa 6 m2.Ciò spiega perché per «bagnare» bene i capelli è necessario usare tensioattivi che, riducendo la tensione superficiale dell’acqua, consentono a questa di «bagnare» uniformemente la estesa superficie del capello. È pure nota l’alta resistenza elettrica della cheratina (1010 ohm/cm) che va quindi considerata alla stregua di un materiale isolante. Questo valore però diminuisce drasticamente con l’aumentare dell’umidità. Il capello possiede proprietà triboelettriche, è cioè capace di liberare cariche elettriche per semplice frizione ed accumulare elettricità statica. Il fenomeno è ben visibile nei capelli che «svolazzano» durante la pettinatura. Se il capello è normalmente rivestito da sebo o da appositi condizionanti «antistatici» o è bagnato, la sua carica elettrica è però nulla o molto più bassa e cessa il fenomeno triboelettrico. La superficie del capello presenta particolare affinità verso il sebo, i tensioattivi ed i coloranti, ma mentre per il sebo si tratta di affinità fisica, per tensioattivi e coloranti il processo è di tipo chimico. In particolare sono assorbiti dal capello i tensioattivi cationici ed i coloranti basici in quanto la cheratina presenta una eccedenza di gruppi carbossilici (acidi). Il numero di gruppi acidi aumenta dopo trattamenti ossigenanti e ciò spiega perché i capelli decolorati (e in generale quelli sfibrati) sono capaci di legare una maggior percentuale di sostanze cationiche.